RN 270 Cugnoli Curti – ex Peschiere e Stagno Migotti – Palude di importanza nazionale

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Progetto

La Fondazione Parco del Piano di Magadino ha conferito allo studio Nephos Swiss Fog di Bellinzona, l’incarico della progettazione di interventi di valorizzazione dei comparti ex peschiera e zona umida Migotti della palude d’importanza nazionale Cugnoli Curti, oggetto nr. 2312. L’intervento è stato finanziato da Cantone, Comuni, Confederazione.

Il progetto interessa tre parcelle, ubicate nel comune di Locarno:
– ex peschiera, mappale 4597 (3’948 m2), proprietà della Repubblica e Cantone Ticino
– sentiero d’accesso, mappale 4598 (921 m2), proprietà del Consorzio Correzione Fiume Ticino
– zona umida Migotti, mappale 4599 (5’951 m2), proprietà della comunione ereditaria Migotti

L’area fa parte del comparto Stagno Cugnoli Curti, iscritto nell’inventario federale delle paludi d’importanza nazionale e si inserisce in una situazione naturalistica di pregio con a nord la bolla Torricelli di recente ripristino e a sud il biotopo di Cugnoli Curti gestito da Pro Natura.

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@nicolacolombonephos

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Foto aerea dell’area del 1943, dove é riconoscibile la peschiera, Swisstopo

Dal punto di vista tecnico, la ex Peschiera – realizzata nella prima metà del Novecento dopo la deviazione del canale principale – rappresenta una preziosa testimonianza dei primi esperimenti di itticoltura dell’epoca. Già poche settimane dopo la fine dei lavori, gli stagni sono stati colonizzati da anfibi e da nuove specie vegetali, segno del rapido riequilibrio ecologico dell’area. Oggi i canali non sono più solo opere idrauliche, ma luoghi di vita e biodiversità. Sono stati inseriti anche degli elementi di “land art” e questo è un primo esperimento, all’interno di un progetto di questo tipo, in un perimetro limitato ricco di spunti e potenzialità.

Stato prima degli interventi: problematiche

La proposta di valorizzazione naturalistica è stata elaborata sulla base dell’esperienza positiva del recente ripristino della bolla Torricelli e sui risultati dei sondaggi preliminari, eseguiti da il 2 e il 4 agosto 2023.

Questi ultimi hanno evidenziato il livello della falda, che negli ultimi settant’anni si è presumibilmente abbassato di circa un metro.

Si è inoltre constatata la conformazione dell’ex peschiera: pozzo di laminazione, prese d’acqua e scarico, muri divisori trasversali in cemento tra le vasche, fondazioni, assenza di un fondo impermeabile e di muri laterali di contenimento.

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Obiettivi specifici del ripristino ambientale

Dopo le opere alla bolla Torricelli a monte, dove si è garantita una zona umida di circa 15’000 m2, si interviene ora a valle sulle tre parcelle menzionate. Il progetto di riattivazione ecologica mira ad accrescere le zone umide di tutto il comparto attraverso interventi di scavo e opere idrauliche di collegamento, con le seguenti finalità:

Descrizione degli interventi

Pulizia generale
Taglio di cespugli e alberature
Monitoraggio delle neofite invasive
Scavo di tre o quattro avvallamenti e la formazione di nuovi specchi d’acqua di falda permanenti
Rimozione di pali e reti metalliche
Scavo delle vasche longitudinali
Creazione del sentiero di collegamento alla diga golenale
Semina delle scarpate con una miscela a base di prato magro e flora ruderale
Rimozione di rovi e neofite invasive
Rialzo del sentiero di accesso
Riutilizzo del materiale di scavo per le scarpate e i sentieri
Piantumazione compensativa con cespugli e alberature indigene
PROGETTO DEFINITIVO