Riserva naturale Santa Maria – Gudo

Riserva naturale Santa Maria – Gudo
Riserva naturale Santa Maria – Gudo
Riserva naturale Santa Maria – Gudo
Riserva naturale Santa Maria – Gudo

Con il sostegno finanziario di

 

La Fondazione Parco del Piano di Magadino ha conferito allo studio Oikos – Consulenza e ingegneria ambientale Sagl di Bellinzona, l’incarico della progettazione di un piano di gestione naturalistico quinquennale (2020-2024) per la riserva naturale e sito di riproduzione anfibi di importanza nazionale Santa Maria. L’intervento é stato finanziato da Cantone, Comuni, Confederazione e dalla Fondazione Blue Planet Virginia Böger X.X.

Dall’analisi della storia recente dell’area di progetto Santa Maria, si nota come essa fosse circondata, circa 80 anni fa, da un meandro del fiume Ticino, che ha scavato la depressione che é presente anche attualmente e che rappresenta la zona umida più interessante della riserva.

L’obiettivo generale del presente mandato è la pianificazione di interventi per la valorizzazione dei contenuti naturalistici della palude e della sua funzione ecologica a medio-lungo termine, in particolare:

  • gestire le neofite invasive
  • valorizzare gli ambienti palustri (canneti, cariceti, prati acquitrinosi)
  • curare e rigenerare i punti d’acqua permanenti e temporanei, quali siti di riproduzione anfibi
  • gestire le superfici forestali e i margini boschivi (siepi e boschetti)
  • pulire le superfici da rifiuti e depositi abusivi di materiale di vario genere

Stato prima degli interventi: problematiche

I sopralluoghi effettuati durante il mese di ottobre 2019 hanno permesso di evidenziare i deficit e le principali problematiche riscontrate. Lo stato di conservazione degli habitat più rilevanti per il biotopo, caratterizzati da determinismo idrico (pozze, canneto), é risultato discreto; tuttavia, le fitocenosi erbacee, arbustive ed arboree ad essi subito adiacenti, sono risultate fortemente invase da neofite. Il grado di alterazione dell’autoctonia dei popolamenti vegetali é spesso elevato e le esotiche risultano nella maggior parte dei casi dominanti. Tale situazione é indicatrice del fatto che la gestione corrente per contrastare il fenomeno dell’invasione delle neofite non si dimostra efficace sia nelle zone ove sussiste un accordo di gestione sia nelle aree esterne ad esso; in queste ultime, inoltre, la situazione é particolarmente aggravata dalla presenza di un popolamento molto esteso ed affermato di Reynoutria xbohemica, che é in preoccupante espansione nella riserva come dimostrato dai numerosi nuovi focolai/popolamenti osservati anche al di fuori delle scarpate.

Obiettivi specifici del ripristino ambientale

L’area di progetto si trova all’interno di una zona di grande vocazione naturalistica, paesaggistica e agricola, definita agroecosistema. Il piano di gestione deve assolvere ai seguenti obiettivi specifici:

  • garantire uno stato di conservazione soddisfacente per la zona nucleo della palude;
  • offrire orientamenti alle attività di gestione delle fasce tampone ai fini di ottemperare al meglio la salvaguardia del sito ed in particolare delle zone umide;
  • attuare una efficace lotta alle neofite invasive, particolarmente diffuse e compenetrate in tutti gli ambienti dell’area di progetto; tra queste, una lotta specifica deve essere intrapresa contro la Reynoutria xbohemica, pianta particolarmente difficile da eradicare

Descrizione degli interventi

Al fine di raggiungere gli obiettivi preposti, è necessario attuare interventi di gestione ordinaria, indicati di seguito con “GO”, da ripetere più volte all’anno se necessario, e da attuare regolarmente negli anni. Di seguito gli interventi:

  • GO1: sfalcio neofite erbacee (motofalciatrice/decespugliatore): Aster novi-belgi, Artemisia verlotiorum, Erigeron annuus, Helianthus tuberosus, Impatiens gladulifera, Oenothera biennis, Solidago gigantea
  • GO2: estirpazione neofite erbacee: Aster novi-belgi, Artemisia verlotiorum, Erigeron annuus, Helianthus tuberosus, Impatiens gladulifera, Oenothera biennis, Solidago gigantea
  • GO3: estirpazione neofite arboree o arbustive (giovani-subadulti): Ailanthus altissima, Buddleja davidii, Deutzia cfr. scabra, Diospyros lotus, Lonicera japonica, Parthenocissus inserta, Phytolacca americana, Platanus hispanica, robinia pseudoacacia, Trachycarpus fortunei
  • GO4a: sfalcio invernale iniziale e smaltimento in discarica: Reynoutria xbohemica
  • GO4b: decespugliamento (falciatrice): Reynoutria xbohemica
  • GO5: elettrodiserbo con rootwave: Reynoutria xbohemica
  • GO6: cercinatura piante adulte di robinia e ailanto e controllo ricacci
  • GO7: sfalcio meccanico del canneto
  • GO8: rafforzamento delle siepi esistenti e nuovi impianti nei siti occupati da neofite
  • GO9: rivitalizzazione pozze e zone umide
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