Come primo progetto nell’ambito del risanamento delle situazioni conflittuali con il paesaggio palustre, l’Ente Parco ha deciso di concentrarsi sul risanamento dell’area “ex nomadi” a Gudo, in quanto interamente di proprietà del Cantone (demanio pubblico). Il sito, che occupa 13’500 metri quadrati all’interno della riserva naturale Vigna Lunga – Trebbione RN 297 , possiede un elevato potenziale naturalistico: localizzata in corrispondenza di un vecchio ramo del fiume Ticino, essa ospitava una vegetazione di pregio tipica delle zone umide. Purtroppo nel corso degli ultimi decenni la zona aveva perso drasticamente in qualità, in parte per aver ospitato per anni i nomadi in transito, in parte per essere stata utilizzata dal Cantone come deposito del verde proveniente dalla gestione dei margini stradali.
Il progetto di sistemazione naturalistica è stato elaborato dalla ditta Oikos – Consulenza e ingegneria ambientale Sagl di Bellinzona, su incarico del Dipartimento del Territorio che, in quanto proprietario del sedime, si è assunto tutti i costi di progettazione, intervento e di cure di avviamento. La ditta PTM SA di Biasca si è aggiudicata l’appalto per i lavori dopo procedura ad invito e i lavori sono iniziati a maggio 2020.
L’intervento di risanamento ha ricreato con successo due lanche (biotopi con ambienti umidi e golenali) e un prato da sfalcio. Ci si aspetta che le nuove lanche vengano presto colonizzate dalla fauna già presente nella riserva naturale Vigna Lunga – Trebbione, in particolare dal Tritone crestato meridionale (Triturus carnifex) e dalla Natrice dal collare elvetica (Natrix helvetica). Un rudere di cemento armato, risalente ancora agli anni del cantiere per la realizzazione dell’autostrada, è stato inoltre riconvertito in torretta di osservazione, che permetterà al pubblico di avvicinarsi alla ricca fauna anfibia e volatile dell’area.
I lavori sono terminati a inizio ottobre 2020, ad eccezione della piantumazione di un filare di alberi lungo la strada Gudo-Cadenazzo. Dal 2021 prenderanno avvio le cure di avviamento, che valorizzeranno ulteriormente la funzione di corridoio ecologico. Il comitato del Parco intende infine realizzare un accesso diretto al sito a partire dal percorso principale del Parco di sponda sinistra, oggetto di un prossimo intervento di miglioria e messa in sicurezza. Questo comporterà la costruzione di un ponte pedonale sul canale principale.