La riserva naturale di Santa Maria, sul territorio del comune di Gudo, rappresenta il sito di riproduzione anfibi TI 373 d’importanza nazionale ed è situata all’interno dello spazio vitale per rettili ISVR TI 282. La parte nord-est del biotopo si estende al di sopra dell’argine insommergibile del fiume Ticino, includendo alcune depressioni umide ombreggiate, mentre il lato che affianca la golena presenta un carattere palustre più marcato. In questa zona sono presenti alcuni stagni ed un fossato alimentato da un piccolo corso d’acqua.
È stato appurato che questi importanti punti d’acqua ospitano popolazioni di Rospo comune, Rana dalmatina, Rana dei fossi, Raganella e Tritone crestato italiano. Le superfici palustri aperte rappresentano tuttavia solo il 4% dell’intera area protetta, costituita per il resto da formazioni arbustive e arboree nonché da importanti superfici colonizzate da neofite, che ne penalizzano la qualità naturalistica. La lotta alle specie invasive rappresenta quindi l’intervento principale in questa zona.
La Fondazione Parco del Piano di Magadino ha conferito allo studio Oikos – Consulenza e ingegneria ambientale Sagl di Bellinzona, l’incarico per la fase di progettazione degli interventi di valorizzazione di questa riserva. Il progetto, tuttora in corso, prevede la messa in pratica delle misure seguenti:
- sfoltimento periodico della componente arborea,
- riconversione delle zone colonizzate da Impatiens glandulifera in superfici palustri aperte (canneti e cariceti),
- recupero dei biotopi umidi e realizzazione di un punto d’acqua permanente.
Per la lotta alle specie invasive è stata incaricata l’Associazione Natur Netz di Magadino. I lavori di rivitalizzazione e valorizzazione verranno sostenuti finanziariamente dalla Fondazione Blue Planet Virginia Böger X.X. (https://blueplanet-foundation.org/).