1 marzo 2018
La Fondazione Parco del Piano di Magadino prende atto con dispiacere della decisione dell’Unione contadini ticinesi di sospendere la sua partecipazione all’Ente parco e delle motivazioni addotte.
Da notare che così facendo si autoesclude dal Consiglio di fondazione, privandosi di fatto dell’importante possibilità di partecipare ai processi decisionali. Ricordiamo infatti che il Consiglio ha nominato un Comitato direttivo che avrà l’onere di sviluppare l’operatività dell’Ente ma qualsiasi decisione di rilevanza spetterà sempre solo al Consiglio di fondazione.
L’Ente Parco in virtù delle importanti risorse finanziarie messe a disposizione del PUC Parco del Piano di Magadino, e grazie alle risorse umane competenti nel settore agricolo di cui dispone, metterà comunque in atto le misure previste a tutela del territorio agricolo e a sostegno dell’attività delle aziende. Il PUC per il quadriennio prevede investimenti per 6 milioni, la maggior parte a favore del settore agricolo, di cui 1 milione di soli investimenti diretti.
Il Consiglio di Fondazione aveva deciso che la commissione per la selezione del direttore in aggiunta al presidente fosse aperta a tutti i membri. Tre si sono dichiarati disponibili, tutti con spiccate competenze in ambito agricolo, due sono operatori attivi sul Piano. Il rappresentante dell’Unione contadini non ha però ritenuto di partecipare.
L’Ente parco continuerà a lavorare con chiunque sia interessato a collaborare e qualora l’Unione contadini ticinesi manifestasse la sua disponibilità sarà sempre pronto a riaccogliere un suo rappresentante.
