RN 297 Vigna Lunga-Trebbione – Palude di importanza nazionale

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Progetto

La Fondazione Parco del Piano di Magadino ha conferito allo studio Oikos – Consulenza e ingegneria ambientale Sagl di Bellinzona, l’incarico della progettazione di interventi di valorizzazione della palude d’importanza nazionale Vigna Lunga-Trebbione, oggetto nr. 2305. L’intervento é stato finanziato da Cantone, Comuni, Confederazione e dalla Fondazione Blue Planet Virginia Böger X.X.

La riserva naturale Vigna Lunga-Trebbione, rappresenta quanto rimane di una vecchia lanca del fiume Ticino. L’area protetta si sviluppa tra l’argine insommergibile e il canale principale di sponda sinistra che ne delimita il limite meridionale. Il restante perimetro è caratterizzato da prati da sfalcio e arativi. Un piccolo laghetto di origine antropica è presente al centro della riserva, mentre un’importante superficie, situata nella parte ovest, è stata convertita in un deposito di materiale vegetale e in un piazzale sterrato.

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L’obiettivo generale del presente mandato è la pianificazione di interventi per la valorizzazione dei contenuti naturalistici della palude e della sua funzione ecologica a medio-lungo termine, in particolare:

Il recupero dei canneti e dei cariceti.

La lotta alle neofite invasive.

Recupero paesaggistico.

La valorizzazione del bosco igrofilo a frassino e ontano nero.

L’inserimento di elementi naturali per favorire la fauna erpetologica e per ripristinare le connessioni ecologiche.

Il ripristino dei siti di riproduzione del tritone crestato.

Stato prima degli interventi: problematiche

In generale nella palude si è osservato un progressivo interramento degli ambienti palustri, con conseguente sostituzione delle specie igrofile con specie mesofile e ruderali, portando ad una banalizzazione della diversità di habitat e di flora. Questo processo ha riguardato sia le superfici forestali sia quelle aperte ed è stato aggravato dalla penetrazione e diffusione di neofite invasive, quali il bambù (Phyllostachis viridiglaucescens), che forma popolamenti monospecifici, e la balsamina ghiandolosa (Impatiens glandulifera), molto diffusa in tutti i tipi di habitat ad eccezione di quelli forestali più chiusi ed in ombra.

Tale stato di degrado veniva già evidenziato nella scheda RN 297, per cui la qualità della riserva naturale è giudicata insufficiente. La presenza di ampio settore distrutto, l’assenza di fasce cuscinetto trofiche, il forte grado di interrimento e la presenza di uno specchio d’acqua poco funzionale per la riproduzione della fauna anfibia (presenza di pesci), sono elementi fortemente penalizzanti. Inoltre, la gestione del canale di bonifica che attraversa la riserva non è adeguata alle finalità di conservazione della natura.

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Obiettivi specifici del ripristino ambientale

L’area di progetto si trova all’interno di una zona di grande vocazione naturalistica, paesaggistica e agricola, definita agroecosistema. Il progetto di ripristino deve tenere conto di questi aspetti nella definizione delle modalità e delle finalità degli interventi, così come degli obiettivi specifici in termini di ambienti e specie target, di seguito elencati:

Descrizione degli interventi

Riqualifica della sponda sud est del lago Vigna Lunga-Trebbione
Realizzazione di passerelle in legno
Ripristino delle fasce tampone
Interramento linea aerea elettrica/telefono
Bonifica delle superfici invase da bambù
Conversione di un prato pingue in un prato umido inondabile
Ripristino del sottobosco del bosco di ontano nero
Ampliamento delle pozze/biotopi umidi per favorire il tritone crestato e altre specie di anfibi
Piantumazione di arbusteti
Creazione elementi naturali per erpetofauna (rettili)
Bonifica nuclei del poligono del Giappone
Ripristino delle lanche nel bosco di ontano nero
Potatura dei grandi alberi secchi
Ripristino della connessione ecologica con argine del fiume Ticino
Sito di nidificazione per il Martin pescatore
Cercinatura/capitozzatura/estirpazione neofite invasive arboree
PROGETTO DEFINITIVO